Piazza San Carlo: il salotto di Torino all’ora del té.

Piazza San Carlo è considerata il salotto di Torino, ed è facile intuirne il motivo.

Elegantemente racchiusa da palazzi storici porticati, nel suo centro esatto sorge il monumento equestre dedicato a Emanuele Filiberto, il famoso ‘caval d’ brons‘ (cavallo di bronzo) come amano chiamarlo i torinesi.

I Caffé storici di Piazza San Carlo

È il luogo ideale per gustarvi un caffè o un pasticcino in tre dei caffè storici di Torino che si affacciano sulla piazza: il Caffè San Carlo, il Caffè Torino e Stratta.

Proprio la presenza dei caffè ha reso questa piazza, nell’800, una delle culle di quel movimento politico e culturale che poi sarà noto come Risorgimento: qui, infatti, erano soliti incontrarsi gli intellettuali dell’epoca. Per un approfondimento, potete leggere la storia dei Caffè storici di Torino.

 

Le palle di Cannone

Prima di ospitare i sovversivi risorgimentali, Piazza San Carlo è stata sede del mercato del grano, come dipinta da Giovanni Michele Graneri.

E, in epoca successiva, fu anche la piazza d’armi che ospitava le adunate militari.

Per questa sua funzione, durante l’assedio di Torino del 1706, Piazza San Carlo venne bombardata dai cannoni dell’esercito francese. Infatti, se siete curiosi, è possibile notare le tre palle di cannone di Piazza San Carlo conficcate nei muri dei palazzi della piazza: una si trova sopra un’arcata dei portici di palazzo Solaro del Borgo, due ai bordi delle finestre dei piani alti del palazzo, alla fine della piazza (quasi angolo via Giolitti).

Le Chiese Gemelle

Forse, la caratteristica principale della piazza è la presenza di due chiese gemelle, che, in realtà, proprio gemelle non sono: la chiesa di Santa Cristina e La chiesa di San Carlo Borromeo.

La chiesa di Santa Cristina nasce nel 1639 per volontà di Maria Cristina di Francia, in memoria del figlio primogenito deceduto, Francesco Giacinto di Savoia.

La chiesa di San Carlo Borromeo, invece, nasce per il volere del duca Carlo Emanuele I di Savoia ed è dedicata in ricordo di San Carlo Borromeo il quale, da Milano, si recò qui in pellegrinaggio per la Sacra Sindone, trasferita a Torino nel 1578, per volere del duca Emanuele Filiberto.

Entrambe le chiese sono posizionate al fondo della piazza e, divise da via Roma, spiccano eleganti tra i portici, donando quella simmetria che rende questa piazza unica in tutta la città.

Passeggiateci di sera, quando i turisti che di giorno la occupano sono a cena e, tra le luci soffuse che la illuminano, avrete la sensazione di essere, in qualche modo, dei privilegiati.